SEMPLICEMENTE FABRIZIO..

Un solo nome.
Fabrizio Cristiano De André. 
Semplicemente Fabrizio De André, nasce a Genova il 1940 e muore nel 1999.
È stato un grandissimo cantautore italiano a livelli di Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Gino Paoli e molti altri. 
Negli anni della sua adolescenza, conosce Paolo Villaggio, che diventerà poi attore e comico, con il quale trascorrerà gran parte della sua giovinezza. 
La loro fu un’amicizia un po’ particolare, Fabrizio racconta che erano entrambi un po’ fuori di testa, ma Paolo era più controllato, e lui stesso racconta che una volta gli disse che dicendo le parolacce, voleva solo stare al centro dell’attenzione. Lo considerava una sorta di fratello maggiore. 
A 18 anni lascia la casa dei genitori a causa del difficile rapporto col padre, e intraprende degli studi all’università, che poi finirà per lasciare grazie a dei contratti discografici, da lì in poi si dedicherà alla musica, con il fratello Mauro sempre vicino, che sarà il suo fan numero uno. 
Nell’anno 1998, durante un concerto, cominciò a lamentare dolori al torace, era scoordinato e confuso, tanto da non saper riuscire a prendere la chitarra come voleva.
Alla fine annullò il concerto. Qualche giorno dopo gli venne diagnosticato un carcinoma polmonare, che lo portò ad annullare tutti i concerti. 
Muore l’11 gennaio del 1999, a quasi 59 anni. 
Dopo il grandissimo funerale, a cui parteciparono tantissime persone, venne cremato. Le sue ceneri vennero sparse nel Mar Ligure e nella sua tomba vennero messi una sciarpa del Genoa, sua squadra del cuore, un pacchetto di sigarette, alcuni biglietti e un naso da clown.






La canzone che preferisco e che mi piace ascoltare quando voglio riflettere su me stessa si chiama ‘La canzone di Marinella’, una vera e propria poesia a parer mio, poiché per me lui non è solo un cantautore, ma un grande poeta, non saprei proprio come descrivere la mia stima verso i suoi confronti. 
Vi lascio il link qui! ☺️ 


Mi fa piacere avervi portato un piccolo pezzo di questo autore, a dir poco meraviglioso, tanto che usare l’aggettivo profondo, sarebbe un’offesa. 
È questo quello che intendo quando dico di voler far conoscere LA MUSICA ITALIANA ai giovani di oggi. Per favore, non rimanete ignoranti, acculturatevi, leggete, cantate e ballate. Non rimanete nell’oblio, è della nostra terra che stiamo parlando! 🇮🇹 ❤️ 


Ciao Fabrizio! 

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