UN PEZZO DI STORIA..

“...Te voglio bene assaje
Ma tanto tanto bene sai
È una catena ormai
Che scioglie il sangue dint' 'e 'vvene sai..”

Chi è che leggendo queste parole riesce a non cantare l’intera canzone? Chi è che non riconosce l’autore di quest’opera d’arte, perché tale è? 
Stiamo parlando, naturalmente, di Caruso, scritta, ovviamente, dal grande Lucio Dalla.
Questa canzone è una di quelle che io tengo nel cuore.. avete presente, quelle volte che, in un momento di silenzio vi viene da canticchiare la ‘solita’ canzone che è nella vostra testa? Io si, e questa è spesso ricordata da me in quei momenti. 
Caruso per me esprime la vita, poichè esprime i sentimenti. 
Siamo uomini fatti di carne e ossa, abbiamo bisogno ogni giorno, ogni momento, di sentimenti, e questa canzone ce ne da esempio pieno. 
Mette in relazione l’amore, il bene, la bontà, l’amore per la patria, in questo caso Napoli e il Golfo di Sorrento, l’amore per la musica, per il canto, la felicità. Esprime questo e molto altro, perché nessuno veramente sa cosa c’è dietro ad un testo scritto, cosa veramente sente la persona che lo scrive. 
Lucio era di Bologna, ed è stato un musicista, cantautore e attore italiano. 
In poche parole un’artista a tutti gli effetti. 
Proviene da uno stile totalmente jazz, impartitogli grazie ad un regalo ricevuto, quello del clarinetto. 
Impara da autodidatta a suonare questo strumento e inizia a far parte di una band jazz, con la quale si classifica al primo posto negli anni sessanta. 
Nel 1964 inizia la sua carriera da solista incidendo alcuni singoli. 
Era anche legato a Luigi Tenco da una profonda amicizia, e lui stesso racconta che la sua morte lo sconvolse tanto.
Nel marzo del 1986, durante il suo tour negli stadi presenterà il suo più grande capolavoro, appunto Caruso. 
Tanti autori interpretarono e interpretano ancora oggi questa canzone, ma sono dell’idea che la sua voce è unica e inconfondibile.
Ora vi racconto una storia: quest’anno a Sanremo si è presentato un cantante con una canzone inedita, come vuole il regolamento d’altronde. Io non avevo sentito la presentazione del cantante da parte di Michelle Hunziker, quindi non sapevo cosa stesse cantando. Quando sentii la canzone pensai subito ‘sembra proprio Dalla’ poi lo dissi ad alta voce e i miei genitori, che avevano sentito la presentazione precedente, lo confermarono. 
Questa sensazione è stata tanto bella quanto strana. Pur non avendo mai sentito Lucio Dalla dal vivo, non ascoltandolo nemmeno tutti i giorni, io avevo capito che quella canzone era sua e che quello che stava cantando l’artista era una rivisitazione della canzone stessa. Mai pubblicata nè ascoltata da nessuno fino a quel momento. 







Questo mi fa capire molte cose, mi fa capire che non importa cosa si faccia, come, quando, perché.. l’importante è dare quel ‘qualcosa’ di tuo alle persone che ti ascoltano, che ti stanno accanto. In qualsiasi circostanza, non solo nel mestiere dell’artista. 
L’importante è lasciare il segno, e Lucio ci è riuscito! ❤️




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